Steve McCurry non ha bisogno di presentazioni. E’ uno dei fotografi che negli anni ha fatto la storia, uno degli artisti in grado di vedere prima ancora di scattare.

“Orizzonti lontani”, la grande mostra allestita negli ambienti storici di Palazzo Pigorini, porta a Parma una selezione di lavori che attraversano oltre quarant’anni di reportage e di vita sul campo.
Per chi ama la fotografia la mostra dedicata a McCurry non è solo un evento espositivo: è un’occasione per osservare da vicino come un maestro costruisce una narrazione visiva capace di resistere al tempo.

Il valore della mostra non sta soltanto nella qualità delle immagini, ma nel modo in cui sono accostate.

La curatela rinuncia volutamente a un ordine cronologico o geografico, lasciando spazio a un dialogo libero fra fotografie che condividono atmosfere, tensioni, colori, silenzi.
Il risultato è un percorso che scorre come un reportage continuo, dove soggetti e culture si intrecciano in un’unica grande storia: quella dell’umanità osservata attraverso la lente di McCurry.
Non c’è mai un’immagine messa lì per riempire: ogni fotografia sostiene la successiva, ogni volto prepara lo sguardo al prossimo.

La “ragazza afghana” — diventata simbolo mondiale del potere del ritratto — è presente, e continua a trasmettere quella forza magnetica che, ancora oggi, definisce un’epoca fotografica.

Ma “Orizzonti lontani” è soprattutto un’occasione per scoprire un McCurry meno noto:
• scene quotidiane che rivelano un’attenzione totale alla composizione;
• colori che sembrano prendere vita nella stampa;
• geometrie spontanee che emergono dal caos delle strade asiatiche;
• ritratti carichi di una delicatezza che sorprende, specie conoscendo le condizioni in cui spesso sono stati realizzati.

Chi lavora con la fotografia riconoscerà subito la cifra stilistica di McCurry: l’uso magistrale della luce naturale, la capacità di anticipare l’istante, quel talento raro nel cogliere la presenza umana anche nei contesti più duri.

“Orizzonti lontani” è interessante per chi ama la fotografia come fruitore ma anche come autore.
La mostra rende chiarocome un grande fotografo:
• costruisce una serie visiva coerente;
• utilizza il colore come strumento narrativo e non decorativo;
• alterna ritratti stretti e ampie vedute per creare ritmo visivo;
• mantiene un equilibrio perfetto fra estetica e contenuto.
È un’occasione preziosa per rivedere principi che, nell’epoca dei social e della rapidità, rischiano di essere messi da parte.

📍 Location: Palazzo Pigorini, Strada della Repubblica 29A — Parma
📅 Date: 22 novembre 2025 → 12 aprile 2026
🕒 Orari:
• Mercoledì–Venerdì: 10:00–13:00 / 14:00–19:00
• Sabato, Domenica, Festivi: 10:00–19:00
• Lunedì e martedì chiuso
🎫 Biglietti: Intero €14; riduzioni disponibili. Clicca qui per l’acquisto.

La mostra “Orizzonti lontani” non è solo una celebrazione delle immagini iconiche — come il celebre ritratto della “ragazza afghana” — ma un invito a riscoprire il valore dell’umanità condivisa, al di là di confini geografici e culturali.

Per chi fotografa, per chi sogna, per chi ama guardare il mondo con curiosità: questa esposizione dimostra che una fotografia non è mai un semplice click, ma un ponte tra vite, storie e sguardi.