– Ciao Giulia! Benvenuta su Foto Ema Magazine. Innanzitutto, come stai?

Ciao e grazie per l’invito! Sto bene, è un periodo piuttosto intenso e per questo sono molto felice!
Tra viaggi, campagne e nuovi progetti, non mi fermo un attimo e sono davvero grata per tutto ciò che sto costruendo insieme alle persone che mi supportano ogni giorno. Le persone con cui lavoro sono la mia seconda famiglia: senza di loro, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.

– Insomma, un periodo d’oro. Ma torniamo alle origini: come nasce il tuo amore per la fotografia?

È nato in modo naturale, quasi in punta di piedi.
Da bambina ero affascinata dalle immagini che vedevo sulle riviste di moda. Guardavo e riguardavo America’s Next Top Model e sognavo di essere Nigel Barker, il fotografo che scattava le modelle.
La fotografia è sempre stata la mia valvola di sfogo.
Ho sempre voluto creare immagini che raccontassero qualcosa, e la bellezza femminile mi ha sempre attratto in modo magnetico. Amo fotografare le donne: sono la bellezza del mondo. Per me sono una tela bianca su cui dipingere.

– Un percorso personale e creativo che vanno di pari passo. Come descriveresti il tuo stile fotografico?

Non saprei dargli una definizione precisa… forse perché ancora non so definire del tutto nemmeno me stessa.
Il mio stile cambia, evolve, cresce insieme a me.
Anche nei lavori più commerciali cerco di raccontare storie, come se fossero editoriali.
Non cerco la perfezione tecnica fine a sé stessa: voglio che le mie immagini parlino, che fermino lo sguardo, che emozionino. Che siano vibranti, poetiche, autentiche.

– E riesci perfettamente nell’intento! I tuoi scatti trasmettono esattamente questo: colore, vibrazione e un’energia che buca lo schermo. Che attrezzatura utilizzi?

Lavoro principalmente con Canon. È un brand con cui ho un legame affettivo e professionale che dura da anni. Attualmente uso una Canon 1D Mark II e una R1.

– Attrezzatura professionale per una professionista! Quest’anno però, hai deciso di fare un grande passo. Tra le tante attività hai dato vita a un nuovo progetto: i workshop all’estero. Come è nata questa idea?

Dalla voglia di unire le mie due grandi passioni: la fotografia e il viaggio.
Dopo tanti anni passati in studio, sentivo il bisogno di uscire, esplorare, condividere.
I workshop all’estero sono nati con l’intento di offrire ad altri fotografi l’opportunità di creare un portfolio unico in location mozzafiato… ma soprattutto di vivere un’esperienza umana forte, intensa, trasformativa.

– Il primo workshop sarà a Zanzibar, dal 26 ottobre al 3 novembre. Ci puoi svelare qualche dettaglio?

Sarà un’esperienza incredibile!
Insegnare mi fa stare bene, adoro condividere ciò che so. Non sono gelosa delle mie tecniche o dei miei segreti: più condivido, più cresco.
Abbiamo curato tutto nei minimi particolari. I partecipanti realizzeranno tre vere campagne moda con modelli professionisti e parteciperanno a lezioni di postproduzione dove mostrerò come lavoro sulle mie immagini.
E poi ci sarà tanta condivisione. Vivere una settimana con 20 persone accomunate dalla stessa passione sarà qualcosa che lascerà il segno.

– Progetti futuri?
Tantissimi!
A gennaio tornerò in Tanzania per un secondo workshop, e ci sarà anche una giornata di scatti a tema Safari… un sogno!
Poi sto lavorando a progetti tra Dubai e Miami, ma non posso dire troppo…
Di certo voglio continuare a formare, ispirare, viaggiare, fotografare. Questo è il mio orizzonte.

– Un’ultima domanda: che consiglio daresti a chi sogna di vivere di fotografia?

Non aspettare che qualcuno ti dica che sei pronto. Inizia, prova, sbaglia, rialzati.
La tecnica si impara.
Ma la visione, l’intuito, la sensibilità… quelli si coltivano vivendo, viaggiando, osservando.
E proprio esperienze come questo workshop servono a questo: a trovare la propria voce, il proprio stile, il proprio posto nel mondo.

Ascoltare Giulia Campitelli è come aprire una finestra su un mondo fatto di luce, bellezza e determinazione. La sua storia è la dimostrazione che con passione, impegno e una visione chiara, si può trasformare un sogno d’infanzia in una carriera luminosa e autentica. La fotografia, per lei, non è solo tecnica: è un atto creativo, un mezzo per raccontare storie, un modo per entrare in contatto profondo con sé stessi e con gli altri.

E proprio questo spirito guida il suo nuovo progetto: i workshop fotografici all’estero.
Il primo, a Zanzibar dal 26 ottobre al 3 novembre, è molto più di un corso: è un’esperienza immersiva, formativa ed emozionante, pensata per chi desidera crescere davvero – come fotografo e come persona.

👉 Se vuoi far parte di questo viaggio unico, contatta subito Giulia sui suoi canali ufficiali (ig: @giuliacampitelliph, whatsapp: +39 327 163 3781) per ricevere tutte le informazioni sul programma, sui costi e su come partecipare. 🎟️ I posti sono limitati e stanno andando a ruba.

Non perdere l’occasione di regalarti qualcosa di grande.
Una settimana in cui potresti non solo scattare le foto più belle della tua vita, ma anche scoprire qualcosa in più su chi sei davvero.