Gli albori della sport photography
La prima fotografia sportiva risale al 1855. Bisogna tornare quindi indietro di circa 200 anni per risalire alla nascita della sport photography. La foto che ritrae due giovani boxeur che esibiscono con stile misurato ed elegante la posizione di guardia è tutt’oggi conservata -seppur sbiadita dal tempo- presso la Royal Library di Windsor.
A distanza di due anni dallo scatto dei boxeur, un autore molto conosciuto all’epoca, tale Roger Fenton, produsse la prima panoramica di una partita di cricket, sport allora molto in voga tra la nobiltà britannica.
Nel giro di vent’anni, tutto lo sport inizierà ad essere poi raccontato attraverso le immagini. Inizialmente le scene erano statiche e solo grazie alle successive sperimentazioni scientifiche si riuscirà pian piano a conquistare la percezione fotografica del movimento. Eadweard Muybridge, Étienne-Jules Marey e Thomas Eakins sono tre tra i fotografi cui dobbiamo render grazie per le scoperte sul movimento.
Dal cricket alle gare automobilistiche
Grazie a nuove scoperte scientifiche, si inizia quindi pian piano a fare reportage di grandi imprese: inizialmente alpinistiche, poi subacquee. Basti pensare che alla fine dell’800 si potevano già ottenere immagini nitide a profondità di 90m. Nel 1890 il ciclismo fa la sua prima apparizione nella storia della fotografia e nel 1891 anche il basket arriva all’appuntamento con la fotografia. Infine, nel 1894 è la volta delle gare automobilistiche.

Foto scattata con Sony a6500 - f3.2 - ISO 125
Ma cos’è la sport photography?
La fotografia sportiva consiste nel documentare un evento sportivo. Che si tratti di sport individuali o di squadra, il compito del fotografo è di catturare il momento giusto nel giusto momento rendendo bene la profondità d’azione e di movimento. Il fotografo sportivo dev’essere infatti in grado di catturare l’azione, il ritmo e l’atmosfera, trasmettendo le emozioni dell’evento.
La fotografia sportiva è inoltre un genere davvero variegato: vi sono infatti gare all’aperto, competizioni in palazzetti al coperto, eventi che si svolgono di mattina, altri che si svolgono di sera. A seconda del luogo o del momento in cui si svolgerà la gara, anche le condizioni di luce varieranno notevolmente e di conseguenza l’attrezzatura necessaria.
Tra le difficoltà riscontrate dai fotografi sportivi vi è il dover riprendere l’azione da varie angolazioni. Spesso il fotografo si trova a ripetere le movenze dell’atleta per riuscire a riprendere la scena dalla giusta prospettiva e rendere fedeltà al momento.
Per questo motivo, la fotografia sportiva risulta essere abbastanza complessa. Non è concessa alcuna distrazione, perché perdere un attimo potrebbe essere fatale per la riuscita della foto.
“Lo sport è imprevedibile, quindi potrebbe non andare proprio come te l’immagini, ma se sei preparato puoi trovarti nel posto giusto al momento giusto e non perderti nulla[…]La chiave per immortalare i momenti decisivi è avere il kit giusto, montato e pronto all’uso” parola di Tom Jenkins, pluripremiato fotografo sportivo.
“Lo sport è imprevedibile, quindi potrebbe non andare proprio come te l’immagini, ma se sei preparato puoi trovarti nel posto giusto al momento giusto e non perderti nulla[…]La chiave per immortalare i momenti decisivi è avere il kit giusto, montato e pronto all’uso” parola di Tom Jenkins, pluripremiato fotografo sportivo.
Attrezzatura consigliata
Come detto, gli eventi sportivi vengono svolti nei luoghi e negli orari più disparati. Per questo motivo è impossibile identificare tassativamente l’attrezzatura necessaria. Possiamo però indicare caratteristiche imprescindibili che l’attrezzatura dovrà avere: qualità e velocità d’immagine.
La fotografia sportiva è un tipo di fotografia d’azione: i soggetti tendono ad essere costantemente in movimento ed è fondamentale avere camere ed obiettivi reattivi per poter catturare i momenti salienti. Con l’aumento della lunghezza focale, aumenta inoltre il rischio di fare foto mosse. Per questo motivo, una funzione di riduzione delle vibrazioni o di stabilizzazione può tornare molto utile. Necessario è anche che la macchina fotografica abbia buone prestazioni ad alti valori ISO. Qualora la camera abbia una raffica “importante”, sarà più facile riuscire a riprendere i momenti cruciali.
A seconda dello sport e del tipo di fotografia, si può aver bisogno di diversi obiettivi. I più utilizzati sono generalmente obiettivi a focale fissa da 300-400mm o in alternativa 70-200mm.
Tempi d’esposizione
I tempi d’esposizione sono probabilmente l’aspetto più importante quando vuoi fotografare eventi sportivi. Data la dinamicità e la rapidità delle azioni, la velocità risulta essere il parametro più importante. Per questo motivo, ti consigliamo di impostare la velocità dell’otturatore relativamente rapida.
Cerca – in generale – di non scendere sotto 1/500s, anche se in alcuni casi puoi spingerti fino ad un massimo di 1/250s, e potrai arrivare fino a 1/2000 di secondo. Ovviamente più veloce sarà l’azione, più veloce dovrai impostare l’otturatore.
Di contro, quando si imposta una velocità elevata dell’otturatore si rischia di incappare in problemi con la luce: il rischio è di ottenere immagini sovraesposte. Spesso, quindi, dovrai compensare con un aumento dell’ISO.
Se non volessi scattare in manuale?
Qualora tu non voglia realizzare scatti con particolari effetti, potrai utilizzare modalità di scatto a priorità di tempi, modalità ideale per gli eventi sportivi.
Questa modalità ti lascia modificare il tempo di esposizione a tuo piacere (scegliendo quel che meglio si addice allo sport che stai fotografando), mentre la fotocamera sistema in automatico l’apertura e i valori ISO.
Monopiede o treppiede?
La risposta a questa domanda è: dipende.
Se si utilizzano fotocamere ed ottiche pesanti, la scelta ricadrà senz’ombra di dubbio su un treppiede. Al contempo, un monopiede è un’ottima aggiunta al kit di qualsiasi fotografo sportivo. È infatti rapido da montare e generalmente leggero, quindi particolarmente ideali per le circostanze in cui si dispone di una quantità limitata di spazio o si ha bisogno di muoversi spesso.
Schede di memoria super veloci
Avrai bisogno di attrezzatura aggiuntiva per la fotografia sportiva. Fondamentali sono le schede di memoria: dovranno tenere il passo mentre scatti scatti d’azione ad alta velocità. Ricorda: il fotografo sportivo deve riuscire a catturare il momento saliente, quindi non può perdere l’attimo perché la sua scheda sta ancora processando l’immagine.
Consigli per fotografie sportive
Per poter ottenere il risultato migliore, vi sono alcuni buoni consigli da seguire:
-
- Portare obiettivi di diverse lunghezze focali. Inoltre, per potersi avvicinare all’azione potrebbe essere fondamentale avere un buono zoom;
- Sperimentare con la profondità di campo in modo da poter catturare diversi tipi di movimento;
- Utilizzare il panning fotografico per catturare un oggetto che si muove e lasciare sfocato il resto per trasmettere il movimento;
- Non farti trovare impreparato dalle intemperie o il tuo lavoro sarà falsato;
- Cura la composizione delle foto. Studia la posizione ideale in modo da avere un’ottima visuale;
- Usa lo scatto continuo (Burst). In questo modo potrai immortalare l’intera sequenza dell’azione e tenere poi solo la migliore foto che ottieni.
- Usa la messa a fuoco automatica continua. In questo modo manterrai il soggetto a fuoco al variare della distanza dalla fotocamera.
Fotografi sportivi famosi
Tra i famosi fotografi sportivi annoveriamo: Chris Burkard, Dave Lehl, Lucas Gilman, Adam Kokot, Alyssa Trofort, Michael Wilson, Russel Ord, Kirill Umrikhin, James Rushforth, Tristan Shu, Tom Jenkins.