Limited edition: si o no? Per Ricoh GR III Diary Edition diciamo si
Alla parola “limited edition” o “special edition” in campo fotografico, siamo soliti storcere il naso. Sì, perché spesse volte la paura è che nulla cambi a parte l’estetica e -generalmente e fortemente- il prezzo. Ricoh invece oggi ci sorprende con la nuova Ricoh GR III Diary Edition: un’edizione speciale che con un aumento di prezzo minimo non si presenta solo rinnovata nell’aspetto, ma porta con sé interessanti novità. Prima su tutte l’introduzione di una nuova modalità di controllo dell’immagine: negative film.
Ricoh Gr III Diary Edition: storia e design
Ricoh GR III Diary Edition, come alcuni ricorderanno, fu inizialmente lanciata e presentata come parte di una limited edition comprensiva di accessori. Oggi, invece, la camera è stata annunciata nella sua versione standalone. GR III Diary Edition è quindi acquistabile singolarmente.
Sensore APS-C da 26 megapixel e un obiettivo equivalente da 28mm f2.8: queste le caratteristiche principali di GR III, catalogabile come una compatta premium con focale fissa e sensore di grandi dimensioni. Il body della Diary Edition è realizzato in un grigio dai toni caldi. Per essere più precisi, la camera è in “metallic warm gray”, l’impugnatura in “dark brown” e il tappo dell’obiettivo in “natural silver”. Una vera chicca per chi desidera uscire dagli schemi e avere un prodotto diverso ed immediatamente riconoscibile.

Ricoh GRIII Diary Edition
Non solo fashion: nuovo “negative film image control mode”
Ricoh GR III porta con sé non solo una nuova colorazione estetica, ma anche una nuova modalità di controllo dell’immagine: negative film. Grazie alla regolazione delle tonalità in base a vari “negative film”, è stato raggiunto il perfetto equilibrio tra l’aspetto sbiadito della foto stampata da pellicola negativa e colori davvero ben definiti.
Per onor del vero va detto che questa nuova funzione è disponibile anche per i modelli della serie GR III e GR IIIx grazie al nuovo firmware rilasciato il 20 Gennaio 2023.
Fun fact: il “diary” nel nome nasce da una nuova funzione introdotta dalla camera che fungerà proprio da “diario” della tua esperienza fotografica. Allo spegnimento, Ricoh GR III Diary Edition mostra il numero di foto scattate quel giorno. Inoltre, qualora volessi, potresti far apparire sul display non solo il numero di foto scattate quel giorno, ma anche il numero totale di foto e la versione del firmware presente sulla macchina. A te la scelta!
Lo spegnimento non è mai stato così cool. Power off graphic.
Per dimostrarci ancora una volta quanto può una fotocamera essere cool, Ricoh rende speciale anche lo spegnimento della camera. La schermata di spegnimento mostrerà infatti il logo originale di Ricoh in rilievo, su uno sfondo ben definito dal colore che richiama le finiture sul corpo della fotocamera. Niente è lasciato al caso.
Ricoh GRIII Diary Edition è la compagna ideale per le tue avventure: compatta, rinnovata nell’estetica e con interessanti novità software, sarà il tuo “diario” fotografico.
Ricoh GRIII Diary Edition è la compagna ideale per le tue avventure: compatta, rinnovata nell’estetica e con interessanti novità software, sarà il tuo “diario” fotografico.
Integrazione con lo smartphone migliorata
In ultimo, Ricoh cerca di rendere ancor più pratica la camera. Tramite ImageSync potrai infatti controllare e trasferire le tue foto nonché spegnere la camera direttamente dal tuo cellulare. Lascia la camera nello zaino e fai tutto dallo smartphone.
Conclusioni
Possiamo riassumere la nuova GR III Diary Edition così: nuovo colore, nuova modalità, prezzo “quasi” vecchio. Come detto all’inizio, spesso “Limited edition” significa anche pubblico limitato. Il prezzo delle edizioni speciali è infatti spesse volte maggiorato di parecchio rispetto al prezzo della camera standard. Come preannunciato, Ricoh con GR IIII Diary Edition ci colpisce positivamente, variando all’incirca di soli 70€ rispetto alla versione standard. Considerando che un case particolare che doni unicità alla tua camera potrebbe costare quasi di più, beh, Ricoh pare aver fatto centro.